Associazione Italiana Ciechi di Guerra
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Solidarietà
L'Associazione promuove progetti finalizzati al recupero morale e materiale dei fratelli ciechi di guerra di quei Paesi del Terzo Mondo, che non sono in grado di provvedervi autonomamente. A tal fine, ha creato un Fondo di solidarietà per accendere la speranza nell'animo di chi ha subito, a causa delle numerose guerre, la perdita della vista e soffre il buio della miseria e dell'emarginazione. Con il contributo di quanti comprendono il significato profondo del dare a chi vuole, sarà possibile segnare il cammino verso un futuro di Pace, nel rispetto
di quei valori che rendono gli uomini uguali tra loro.
Riabilitazione e inserimento al lavoro dei ciechi di guerra in Etiopia
Nel quadro delle iniziative a sostegno dei ciechi di guerra dei Paesi del Terzo Mondo, è stata finanziata dall'Associazione, con
il concorso del governo etiopico, la costruzione di due Consumer goods shop nelle città di Mekele e di Axum che saranno gestiti da due ciechi di guerra. Ogni edificio comprende due piccoli ambienti di circa 14 metri quadrati: un negozio con retrostante abitazione. È un'esperienza di recupero lavorativo del tutto originale, dal cui esito dipenderà la costruzione di ulteriori esemplari in altre località del Paese, così da assicurare ai ciechi di guerra riabilitati un dignitoso lavoro e il sostegno delle famiglie. L'iniziativa è legata al contributo di solidarietà dei privati cittadini. Acquisto di mulini da macina e mucche da latte per l'inserimento al lavoro dei ciechi di guerra nel Tigray
È stato finanziato dall'Associazione, un progetto presentatoci dalla TDVA (Tigray Disabled Veterans Association)per l'acquisto di mulini da macina e mucche da latte che saranno gestiti da ciechi di guerra del Tigray e dalle loro famiglie. Il progetto si svolge in quattro delle sei zone del Tigray, ossia: Progetto Ciechi di Guerra dello Sri Lanka The White Cane & Audio Braille Sri Lanka Blind Foundation
Nel gennaio 2012 ha avuto inizio la realizzazione di un nuovo progetto di intervento a sostegno dei ciechi di guerra nei paesi in via di sviluppo. Questo progetto vedrà per tre anni l’A.I.C.G. impegnata nello Sri Lanka, un’isola Sato a sud dell’India, in cui una guerra civile conclusasi nel 2009, dopo 30 anni, ha mietuto decine di migliaia di vittime, tra cui molte centinaia di ciechi. Destinatari del progetto sono proprio questi ultimi, il cui numero, che secondo quanto afferma Mr. Benjamin Mahathilaka, cieco di guerra e Presidente della locale associazione dei ciechi, dovrebbe aggirarsi intorno alle 500 unità (il condizionale è d’obbligo, poiché mancano dati sicuri sia sul loro numero, come del resto sulla loro distribuzione nei 25 distretti in cui è ripartito il territorio). La priorità di intervenire nello Sri Lanka rispetto ad altre situazioni di altrettanto grande bisogno, va, anche questa volta, ricondotta all’esistenza in loco di presupposti, capaci di validare l’iniziativa sia riguardo alle possibilità di verifica, come anche in termini di sicura prospettiva. èuna linea di condotta questa, del resto finora sempre seguita dall’A.I.C.G., quella di muoversi mirando al raggiungimento di precisi obiettivi con la garanzia che le risorse di volta in volta investite fossero ben spese. Parlando dello Sri Lanka, è noto, che si tratta di un Paese afflitto da gravi problemi di arretratezza economica e sociale, dal quale i giovani fuggono alla ricerca di lavoro e migliori condizioni di vita; una realtà in cui, è facile comprendere, che chi patisce le conseguenze di una grave invalidità, anche se subita per cause di guerra, non ha scampo dalla miseria e dall’emarginazione; una situazione, quindi, dove il modesto aiuto che può offrire l’A.I.C.G. sarà sì una goccia versata nel mare delle loro necessità, ma è ciò che dà significato a quei tanti piccoli gesti di solidarietà, compiuti da soci ed amici, sensibili ai problemi del prossimo e dà fiducia e speranza a chi ne fruisce. Una sorta di assistente sociale locale, tale Mr. B.M.L. Sisira Kumara, scelto dal Presidente Mahathilaka, servendosi di un motociclo per muoversi in un territorio povero i collegamenti raggiungerà, tante quante volte si renderà necessario, i singoli casi, raccogliendo informazioni e dati sulla loro rispettiva situazione ambientale, sociale e culturale, da cui pervenire alla messa a punto di interventi di recupero, commisurati alle potenzialità soggettive che sarà possibile sviluppare nell’arco di un anno. E’ previsto a carico del progetto anche l’acquisto di materiale tiflotecnico e tifloinformatico, che i riabilitatori locali utilizzeranno a seconda delle situazioni: l’istruzione all’uso del bastone bianco sarà assicurata a chi vorrà rendersi più autonomo possibile nella deambulazione; la scrittura braille potrà essere insegnata a chi sarà in grado e vorrà apprenderla; l’uso dei piccoli strumenti parlanti verrà proposto generalmente a tutti, sia perché utili che perché di facile apprendimento; l’utilizzo del PC verrà proposto a chi ha alle spalle un retroterra culturale adeguato. Sotto il diretto controllo di Benjamine Mahathilaka e dei suoi collaboratori dell’associazione la macchina del progetto si è avviata, e dai primi riscontri giunti e che perverranno, secondo gli accordi presi, mediamente ogni due mesi, l’A.I.C.G. potrà conoscere lo stato dell’arte passo dopo passo e, nel caso, anche suggerire eventuali modifiche al progetto in itinere. Un aiuto concreto
Una borsa di studio del valore di 2000 euro, promossa dall'Associazione Italiana Ciechi diGuerra, con i fondi raccolti in occasione del terremoto dell'Aquila del 2009,è stata assegnata alla Dott.ssa Elisa D'Ascenzo per la tesi dal titolo "Il comportamento prosociale: la consettualizzazione dell'idea di legalità in adolescenza." La cerimonia di consegna si è svolta il 17 luglio 2013 alle ore 10 presso il piccolo auditorium Ex Reiss Romoli, in Via Giovanni Falcone 25, L'Aquila. Per informazioni telefonare ai numeri 06/483460 e 06/4820449. |